Spazio Artim | esercizio n.3

La festa del vino di Taurasi

Tra arte, tradizione e innovazione, il terzo anno dello Spazio Artim

Con l’inizio della Fiera Enologica, conosciuta anche come la “Festa del vino Taurasi“, ha inizio la terza edizione dello Spazio Artim. L’obiettivo e la sfida consistono nel far incontrare varie realtà conosciute e meno conosciute, integrandole nella cornice di un evento che cerca di coniugare tradizione e nuove tendenze per dare la possibilità, agli artisti ospiti e alle persone che lo attraversano, di immergersi nell’ambiente locale, in modo tale da fondere tutte le performance  in un tutt’uno con lo Spazio, creando atmosfere suggestive. Il simbolo dello Spazio Artim 2013 è il triangolo, protagonista dei nostri manifesti: i tre lati simboleggiano le linee di unione e connessione tra arte, tradizione ed innovazione. Concetto e simboli che in questi tre anni sono evoluti, cambiati e cresciuti, come l’associazione stessa.

LINE UP

Sul palco dell’esercizio n° 3 risuona il blues graffiante di Gianluca Fasteni, in arte G-Fast, per l’occasione nella versione “Power Duo”, accompagnato da una batteria e ‘armato’ di uno speciale set di chitarre tra le quali spiccano una vecchia Dobro a tre corde, una monocorda e un banjo tromba, con l’aggiunta di una pedal board con cui crea loop ritmici che si intrecciano con riff ruvidi e una voce roca e polverosa. Con Baluar & Folk Project, progetto cantautorale dallo stile puro e circense con echi jazz e swing, ogni brano è un viaggio diverso, una storia narrata, un mondo a sé stante, mentre gli irpini Là Nua con il loro sound tradizionale irlandese mantengono accesi gli animi fino al dj set che ogni notte per cinque giorni si consuma fino alle prime ore del mattino, spaziando dal funky ai ritmi balcanici, fino alla drum ‘n’ bass. La serata conclusiva è affidata a I Matti delle giuncaie, band hard folk maremmana che vanta importanti collaborazioni in ambito discografico, tra le quali spicca quella con Enrico Erriquez Geppi della Bandabardò, e che ha all’attivo partecipazioni ai tour dei Modena City Ramblers e dei Gogol Bordello, per citarne alcuni. 

Abili maneggiatori di chitarre, mandole e mandolini, i Matti fondono insieme, in una miscela esplosiva, tango, rumba, cancan, musica gitana, rock e folk. E non è tutto, perché a suggellare ulteriormente il successo del terzo anno di vita dello Spazio Artim ci pensano gli amici del Barresi Project e il flauto magico di Antonino Barresi già ospiti della prima edizione, con il loro sempre innovativo ed originale mix tra world music, elettronica e jazz, arricchito questa volta con echi cantautorali e progressive.

Le foto dello Spazio Artim. La festa del vino di Taurasi

La festa del vino di Taurasi. Spazio Artim, Fiera Enologica.
Vincitore MAC 2013: Slaves of love and bones

MUSIC ARTIM CONTEST

Per il secondo anno consecutivo torna il MAC – Music Artim Contest, che da spazio a band emergenti, di fama locale e non. Nel giorno di apertura della terza edizione dello Spazio Artim, sul palco si alternano le 4 band selezionate e provenienti dalla provincia di Avellino e Napoli:  gli eclettici Circa 100’s Band, il giovane cantautore Zerrella, il pop originale di Dani Male, con i suoi reading elettronici, la “real fake music” degli avellinesi Slaves of love and bones, rock band dal suono denso e pesante, vincitrice del contest e per questo invitata ad aprire i concerti della serata finale della quattordicesima Fiera Enologica, di fronte a migliaia di persone e nel momento culminante di tutto l’evento.

SCENOGRAFIA

Anche per questa edizione non poteva mancare una scenografia composta dalle opere di artisti locali e dal riutilizzo creativo di materiali naturali che richiamano il vino, l’artigianato, il lavoro manuale, il tutto rivisitato in chiave moderna: pallet di legno grezzo, tavole di legno non trattato, inchiodate le une alle altre. Il legno, come elemento di richiamo di un’atmosfera più rustica e calda, per evocare il contesto enologico, in cui ci troviamo, con le botti e i pali che sorreggono le vigne, ma anche per suggerire atmosfere più urbane, e quindi, ancora una volta, portare modernità nella tradizione. La scelta dei bancali per arredare via Belvedere è stata anche pensata in un’ottica di riciclo e riuso a costo zero, due argomenti che come associazione culturale ci stanno a cuore e abbiamo sempre messo in atto all’interno dello Spazio Artim.

Artim market

Un altro tema a noi caro e che ci accompagna fin dal primo anno, è quello dell’artigianato inteso come modello di auto-produzione e forma d’arte da promuovere. Per il terzo anno consecutivo si ripete, così, l’esperienza dell’Artim Market che, popolando la “periferia” del centro storico taurasino con la presenza di esposizioni di artisti e artigiani, locali e non, di ogni età e provenienza, si riconferma come uno dei punti di forza delle proposte culturali dello Spazio.

PARTNERS

Nel programma dello Spazio Artim n° 3 non mancano iniziative a sfondo culturale e sociale e, infatti, ritorna il momento divulgativo scientifico con il viaggio tra stelle e pianeti condotto dall’astronomo Giovanni Pirone e il suo “Taller astronomico”, mentre trova voce la protesta del Comitato “No petrolio in Irpinia” che lotta contro i progetti di trivellazione che interessano i territori irpini. Nascono anche nuove collaborazioni con altri soggetti attivi nel paese, come lo spettacolo di burattini organizzato dall’associazione culturale Arcos e un partenariato basato principalmente sullo scambio di attività di promozione e comunicazione con Il Grande Spettacolo del Fuoco, nota manifestazione artistica organizzata nella suggestiva cornice medievale del comune di Melito Irpino.

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